Evoluzione del sistema di antifurto wireless

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I componenti basilari di un sistema di allarme sono la centralina, i sensori e la sirena: questi tre elementi, per funzionare e dialogare tra loro, necessitano di un collegamento che può avvenire attraverso una gestione filare o wireless (senza fili). In passato la sicurezza dei sistemi senza fili rappresentava una scelta un po’ azzardata e non proprio efficacie per svariati motivi: vulnerabilità del sistema, interferenze radio e quindi falsi allarmi, poca certezza sui dati provenienti dai sensori, durata delle batterie dei sensori. Pertanto si tendeva a propendere per l’acquisto di un sistema di antifurto con gestione filare dell’allarme.

Oggi, però, la situazione è totalmente cambiata grazie al progresso esponenziale del settore ed alla maggior capacità di offerta delle aziende produttrici. Gli impianti di allarme di ultima generazione wireless, infatti, hanno subito una vera e propria inversione di tendenza, tanto che attualmente sul mercato vengono favoriti nel momento dell’acquisto ai tradizionali dispositivi via cavo. Ciò avviene per i seguenti motivi: installazione semplice e a costi più bassi; non necessita lavori di muratura per la posa dei cavi; utile per la trasmissione in zone generalmente inaccessibili; semplice da reinstallare in caso di trasferimento e trasloco; molto flessibile in quanto si può estendere nel corso del tempo.

I sistemi di antifurto wireless possono essere dotati di bande di frequenza comprese tra 25 MHz e 1000 MHz. In base al tipo di frequenza su cui operano, si possono distinguere tra sistemi radio con oscillatore in trasmissione controllato quarzato (tra 26,995 MHz e 40,700 MHz) e sistemi radio con oscillatore in trasmissione controllati da risuonatore ceramico (tra 433,050 MHz e 434,790 MHz).

Per quanto riguarda i sistemi di antifurto wireless radio al quarzo, questi ultimi risultano efficaci ed affidabili in quanto riescono ad assicurare una buona immunità ai disturbi radio, hanno una banda di frequenza stabile anche quando varia la temperatura, e possiedono una selettività superiore dei segnali trasmessi e ricevuti.

Per quanto concerne invece i sistemi radio con oscillatore in trasmissione controllati da risuonatore ceramico, la tecnologia utilizzata risulta meno consigliabile in quanto i canali usati per la trasmissione dei segnali in entrata e in uscita possono essere utilizzati da altri dispositivi (Smartphone, ponti radio telefonici, ripetitori di segnali): questi dispositivi radio, lavorando a frequenze superiori, possono in qualche modo accecare il sistema ricevente che ha minor potenza. Pertanto è preferibile dotarsi di sistemi di antifurto che lavorano ad alte frequenze, proprio per ottenere una copertura migliore ed un più alto grado di sicurezza.

Altro consiglio per proteggere al meglio la propria abitazione e l’incolumità di chi vi risiede, è importante essere sicuri che nell’impianto di antifurto che si vuole acquistare sia presente il dispositivo con modalità anti-jamming: l’anti-jammer, quando rileva nell’ambiente le emissioni elettromagnetiche di un disturbatore GPS, riesce a bloccare totalmente il veicolo. Inoltre è piccolo e facilmente occultabile. Quindi, in caso di oscuramento della frequenza, l’anti jamming è in grado di far scattare l’allarme e di inviare tempestivamente la segnalazione al proprietario. 

 

Opinioni evoluzione del sistema di antifurto wireless

  1. In che modo i sistemi wireless si possono estendere nel corso del tempo?



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