Sistemi d’antifurto per la protezione delle porte

4.5/5 - (2 votes)

I sistemi migliori per proteggere al meglio una porta, blindata o non, sono i seguenti:

Il contatto magnetico, ovvero quel sistema che fa partire l’allarme nel momento in cui rileva l’apertura del serramento: i contatti sono costituiti da due magneti: uno va posizionato sulla porta, mentre l’altro sulla parte fissa della porta stessa. Quando i due magneti vengono separati e quindi l’uno dall’altro, quindi quando la porta viene aperta, questa separazione dei due magneti fa scattare l’allarme. Entrando nel particolare, all’interno di questi apparecchi ci è un contatto ferromagnetico chiamato Reed, quando ravviciniamo un magnete al reed, il circuito si apre o si chiude, ed invia una segnalazione d’allarme direttamente alla centrale del sistema d’antifurto. C’è da sottolineare anche che l’elemento magnetico è resistente alle intemperie, mentre il reed va inserito all’interno di un involucro di protezione; di solito i contatti magnetici si usano all’interno delle abitazioni, sono semplici da installare ed economici.

Il sensore inerziale o di vibrazione fa scattare l’allarme nel momento in cui il serramento vibra; questo apparecchio è adatto per proteggere le porte, i vetri e le grate, la sua validità sta nel fatto che si attiva prima che i ladri riescano a fare danni reali. Si tratta di sensori specifici per la tutela delle aree di accesso degli edifici contro le manovre di scasso: pensiamo agli urti, ai colpi di martello, ai tentativi di sfondamento e così via. Parliamo di rilevatori molto efficienti per l’individuazione di anomalie prima che venga effettuata l’apertura dei serramenti. Generalmente questa tipologia di sensore viene abbinata ai sensori d’apertura, ovvero i contatti magnetici di cui sopra. I sensori di vibrazione o inerziali, sono la scelta più adatta se si desidera essere allertati velocemente già al primo tentativo di effrazione.

Il sensore ad infrarosso genera una barriera sull’apertura che, se oltrepassata, fa partire l’allarme. Parliamo di sensori costituiti da elementi che si inviano vicendevolmente i raggi infrarossi: è proprio questo meccanismo a creare una vera e propria barriera invisibile ad occhio umano che, se interrotta e quindi attraversata, fa scattare l’allarme. Si tratta, ovviamente, di barriere estremamente sottili, ideali per essere poste sia sulle porte che sulle finestre, gradevoli da un punto di vista estetico ma soprattutto sicure. I sensori che utilizzano la tecnologia a raggi infrarossi possono essere programmati a seconda delle necessità del proprietario, così da sottrarsi al fenomeno dei falsi allarmi provocati ad esempio dalle foglie che volano oppure dal transito degli animali d’affezione. Il notevole vantaggio di questi dispositivi è rappresentato dal fatto che sono forniti di componenti che comunicano tra loro, requisito che rende molto complicato un eventuale tentativo di manomissione. In più, sono funzionanti in maniera ottimale anche con le porte e le finestre aperte, così da permettere la parzializzazione dell’impianto.

In tutti e tre i casi, si tratta di sistemi validi e facili da utilizzare, ma la scelta tra l’uno o l’altro va fatta a seconda delle esigenze di ognuno. Detto ciò, in tale contesto non è da sottovalutare la videosorveglianza, senza dubbio più costosa rispetto ai sistemi descritti sopra, ma altrettanto valevole e con una forte funzione deterrente.

 

 



Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *