Una telecamera a batteria con SIM è la soluzione giusta quando servono occhi elettronici in posti in cui la rete Wi-Fi non arriva. Funziona in modo autonomo, registra quando c’è movimento e invia avvisi sullo smartphone appoggiandosi alla rete mobile. Sembra semplice, e in effetti lo è, ma prima di acquistare conviene capire bene come scegliere il modello più adatto e quali parametri contano davvero nell’uso quotidiano.
Connettività: SIM, copertura e consumo dati
La qualità dell’esperienza dipende dalla rete mobile. Prima di comprare, vale la pena fare un test di campo con lo smartphone esattamente nel punto in cui si installerà la telecamera. Se il segnale è debole, meglio valutare una posizione più alta o più esterna.
Per la tipologia di SIM da scegliere, vanno bene schede solo-dati tradizionali; alcune telecamere supportano profili eSIM, ma l’importante è poter impostare l’APN corretto. Il consumo di dati dipende da codec, bitrate e quanto spesso si guarda il live.
Autonomia reale: batteria e pannello solare
Le specifiche tecniche tipiche per una batteria vanno da 5.000 a 20.000 mAh. L’autonomia dipende da vari fattori: quante volte si attiva al giorno, la durata dei video (o del live) e la temperatura nell’ambiente.
Con pochi eventi (ad esempio, 10 clip da 15 secondi al giorno) una batteria capiente può durare settimane. Con uso frequente del live o scene molto movimentate, l’autonomia può ridursi. Al freddo intenso le batterie rendono di meno; al caldo, l’elettronica riduce la potenza.
E il pannello solare conviene? Se l’installazione è stabile all’esterno e prende luce per alcune ore al giorno, un piccolo pannello mantiene la carica e riduce notevolmente la necessità di interventi. La resa dipende da esposizione e stagione: in inverno ci sarà meno energia; quindi, conviene abbondare con la capacità del pannello.
Video e rilevazione: cosa guardare nelle specifiche tecniche
Il Full HD è già più che adeguato per la maggior parte degli scenari, il 2K migliora i dettagli ma pesa di più su batteria e traffico.
In riferimento alla rilevazione del movimento, il sensore PIR riduce i falsi allarmi rispetto all’analisi video pura, perché reagisce al calore. L’ideale è una combinazione di PIR e intelligenza artificiale (ad esempio, per la rilevazione di persone, veicoli o animali).


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